Francesco Cognetti, Presidente FOCE: “I due DPCMcontribuiscono a colmare un ritardo di 8 anni e sono in attesa di esserepromulgati. Porteranno al completo utilizzo, finora discontinuo in vaste areedel territorio, di analisi molecolari e di ben 62 terapie mirate, già da tempoapprovate da AIFA”
Roma, 28 aprile 2025 - “I due DPCM che aggiornano i LivelliEssenziali di Assistenza contribuiscono a colmare l’enorme ritardo accumulato,fino ad otto anni, rispetto all’acquisizione dei dati scientifici sulpotenziale beneficio dei test molecolari per circa 87.000 pazienti oncologiciogni anno nel nostro Paese, grazie all’acquisizione gratuita di questi esami edei farmaci correlati. La ConFederazione Oncologi, Cardiologi ed Ematologi haofferto la propria competenza al Ministero della Salute per raggiungere questoimportante risultato, frutto di un ottimo lavoro svolto insieme alla DirezioneGenerale della Programmazione Sanitaria. Questi provvedimenti porteranno alcompleto utilizzo, finora abbastanza discontinuo in vaste aree del territorionazionale, di ben 62 farmaci a bersaglio molecolare, già da tempo approvatidall’Agenzia Italiana del Farmaco. Il testo delle due norme è all’esame dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri, in attesa di essere promulgato.Chiediamo alla Presidente Meloni di approvare i provvedimenti quanto prima”.
Francesco Cognetti, Presidente FOCE (ConFederazioneOncologi, Cardiologi ed Ematologi), chiede che le due norme che aggiornano iLEA, a distanza di 8 anni dall’ultimo DPCM del 12 gennaio 2017, siano subitopromulgate. “Nel nostro Paese – sottolinea il Prof. Cognetti - l’approvazionedel farmaco e del corrispondente test non sono contestuali, determinando spessoritardi nell’accesso reale alle terapie innovative che richiedono l’esecuzionedi queste analisi molecolari. I pazienti non possono più aspettare e devonoaccedere subito alle terapie innovative”.
I due DPCM introducono numerose modifiche dei LEA, che includonol’ampliamento di screening preventivi, nuove prestazioni sanitarie,aggiornamenti in tema di esenzioni e introduzione di nuove tecnologie ed ausiliterapeutici. “Tra le nuove prestazioni – spiega il Prof. Cognetti - figurano loscreening e la sorveglianza attiva per tumori della mammella e dell’ovaio inpersone con mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2, il tutto per un target stimatodi circa 9.693 donne l’anno e l’esecuzione di 45 pannelli standard o avanzatidi test molecolari, che includono la valutazione di 223 geni per la ricerca dimutazioni in 22 tumori solidi ed ematologici, per i quali da diversi anni sonogià disponibili farmaci specifici che in trial clinici hanno dimostrato unimportante impatto sulla sopravvivenza. Viene inoltre approvato nei DPCMl’utilizzo dei test genomici nel carcinoma mammario ormono-responsivo in stadioprecoce, utili per una migliore valutazione della prognosi di queste pazienti eper la scelta del miglior trattamento adiuvante, cioè successivo allachirurgia, per un totale di circa 10.000 donne ed un esborso da parte delServizio Sanitario Nazionale di circa 20 milioni di euro”.
“Come espressamente citato nella relazione tecnica dell’apposito Decreto delPresidente del Consiglio dei Ministri – conclude il Prof. Cognetti -, questevalutazioni sono state effettuate con il fondamentale contributo dell’expertisescientifico fornito da FOCE e dai suoi esperti nella selezione delle mutazioniprescelte nelle specifiche neoplasie e nella individuazione dei pazienti datestare e del loro numero in funzione delle risorse da investire. Il costo perl’utilizzo di questi pannelli è stato valutato intorno a 81 milioni 748 mila250 euro annui, completamente sostenuto dal Servizio Sanitario Nazionale,mentre l’esborso complessivo conseguente ai due DPCM avrà un impatto di circa150 milioni di euro annuo”.