L’arte può essereuna preziosa risorsa per i pazienti oncologici e aiutarli a superare lo stresse la depressione legati al cancro. Lo dimostrano diversi studi scientifici chehanno evidenziato lemolteplici associazioni positive tra l’arte e il miglioramento della salutementale e del benessere dei malati. Su questo concetto di fondo si articola ilprogetto “VIS-ARTE:la forza dell’arte e della realtà”. Pressoil Policlinico Umberto I di Roma i pazienti che accederanno al Day Hospital Oncologico(diretto dal prof. Daniele Santini) avranno la possibilità di utilizzare deivisori di realtà virtuale in cui è scannerizzato un museo etrusco. Potrannonavigare tra le varie opere d’arte e ammirare la bellezza che arriva da unpassato remoto e incantato. L’obiettivo è rendere più piacevole un momentospesso difficile come quello della somministrazione delle terapie anti-cancro.Al tempo stesso gli scienziati dell’ospedale romano dimostreranno se la visionedelle bellezze artistiche provocano o meno delle variazioni su un sistemaimmunitario che sta combattendo il cancro. La nuova iniziativa viene presentataoggi alPoliclinico Umberto I ed è promossa dalla Breast Unit dell’ospedale (che è direttadal dott. Andrea Botticelli). L’intero progetto vede la partecipazione e ilsupporto della Fondazione per la Medicina Personalizzata (FMP).
“Ildisagio psicologico è molto frequente tra gli oltre 3 milioni di persone che inItalia stanno affrontando una forma di cancro - sottolinea il prof. PaoloMarchetti, Direttore Scientifico IDI di Roma, Professore Ordinario f.r. diOncologia all’Università La Sapienza di Roma e Presidente della Fondazione perla Medicina Personalizzata -. Lo stresse la depressione non rappresentano solo potenziali co-fattori patogenetici chefavoriscono lo sviluppo di una neoplasia. Influenzano negativamentel’evoluzione e la progressione della malattia e quindi bisogna contrastarli contutti i mezzi a nostra disposizione. Vi è la possibilità di esprimere attraversol’arte le emozioni, i bisogni e le insicurezze che scaturiscono dallaconvivenza con un carcinoma. Tutto ciò costituisce un modo efficace di organizzare,interpretare e dare senso ad un evento traumatico e interrompere così unapersistente condizione di stress. Alcune metodologie che utilizzano le artivisive (VTs) hanno dimostrato un’influenza positiva sul benessere psico-fisicodella persona, quando sono applicate in contesti di riabilitazione cognitiva-motoria.In particolare è stata evidenziata un’efficace azione su determinate aree ecircuiti neurali specifiche. Queste tecniche riducendo lo stress presentano effettipositivi anche al livello cardiovascolare in quanto sono in grado di diminuirela frequenza cardiaca e la pressione arteriosa”. “Da queste premesse nascel’esigenza di valutare l’impatto delle azioni che utilizzano l’arte visiva peri pazienti che frequentano i contesti e i luoghi di cura - conclude il prof. Marchetti-. L’iniziativa del Policlinico è particolarmente interessante e siamo sicuriche porterà a risultati estremamente interessanti. Oggi è possibile guarire dalcancro e proprio per questo dobbiamo occuparci a 360 gradi del paziente e delsuo benessere psico-fisico durante e dopo le cure”.