I principali tumori gastro-intestinalinon godono ancora della giusta attenzione da parte dell’autorità sanitarielocali. In particolare per il tumore dello stomaco sono soltanto tre le Regioniche hanno attivato dei Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PTDA).Si tratta di Piemonte, Veneto e Campania mentre nel resto della Penisolaesistono solo a livello di alcuni centri oncologici comunque ad alto volumesenza essere codificati a livello regionale. “Vanno subito attivati, e resioperativi in tutta Italia, dei percorsi dedicati specifici per migliorarel’assistenza a pazienti colpiti da una malattia a prognosi particolarmenteinfausta e, per alcuni tipi di tumore soprattutto delle prime vie digestive, èindispensabile che esistano dei livelli minimi di volume al di sotto dei qualii pazienti devono essere indirizzati in centri di riferimento”. E’ questol’appello lanciato da Claudia Santangelo, presidente di VivereSenza Stomaco dopo un Tumore: Si Può! L’associazione, insieme aEuropa Colon ITALIA e Digestive Cancers Europe, promuoveoggi, a Roma, il convegno nazionale Tumori dello stomaco e del colon-retto: il pazienteal centro del cambiamento. L’evento viene ospitato al Senato e vipartecipano i massimi esperti italiani e alcuni rappresentati delleIstituzioni.
“La scarsa consapevolezza verso alcuneneoplasie gastro-intestinali è preoccupante – sottolinea ClaudiaSantangelo -. Il carcinoma del colon-retto è il secondo piùdiffuso in Italia e sono attivi programmi di screening che presentano tassid’adesione non ancora soddisfacenti sebbene negli ultimi anni vi sia stato undeciso miglioramento che si riflette in una casistica di tumori spessodiagnosticati in fase precoce. Il tumore allo stomaco invece viene ancoraerroneamente ritenuto una patologia rara. I sintomi sono sottovalutati oppurescambiati con gastriti o altri problemi di salute e non opportunamente valutatidai medici di medicina generale che solo tardivamente richiedonoapprofondimenti diagnostici come la gastroscopia, esame di primo livello. Inrealtà presenta un’incidenza in crescita e complessivamente i pazienti inItalia ammontano a più di 82mila uomini e donne. Vi è l’urgente necessita disostenerli nella difficile esperienza della malattia ma anche tutelare il lorodiritto alla salute. Per esempio da tempo stiamo chiedendo che gli alimenti afini medici speciali siano inserito nei Livelli Essenziali d’Assistenza. Sonointegratori che devono essere per forza assunti da chi è in preparazionedurante la chemioterapia prima di un intervento o che lo ha appena subito edeve supplementare la nutrizione. Al momento questi prodotti risultano ancoracompletamente a carico dei malati ed la situazione è francamente imbarazzante”.“Il carcinoma gastrico è una neoplasia molto aggressiva con tassi disopravvivenza a cinque anni di poco superiori al 30% – aggiunge SaverioCinieri, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana diOncologia Medica (AIOM) -. La prognosi è infausta a causa soprattutto dell’altotasso di recidive anche dopo un intervento di chirurgia radicale. Inoltre lediagnosi sono spesso tardive e ciò non favorisce l’efficacia dei trattamentiche sono comunque limitati. Tuttavia va ricordato che grazie ai risultatiottenuti dalla ricerca scientifica e grazie all’introduzione di anticorpimonoclonali quindi dell’immunoterapia, negli ultimi dieci anni abbiamo avutodecisi miglioramenti. Anche nella malattia metastatica sono stati introdottinuovi farmaci che insieme alle terapie di supporto di supporto stanno offrendomigliori prospettive e qualità di vita ai malati. Ottimi risultati sono quelliottenuti nella cura nel tumore del colon-retto dove sei pazienti su dieciriescono a sconfiggere la malattia. Ci sono ancora ampi margini dimiglioramento soprattutto per i casi metastatici dove le ultime scoperte dellamedicina offrono terapie sempre più efficaci”. “La chirurgia rappresenta dasola il trattamento più importante per la maggior parte dei casi di carcinomadello stomaco localizzato – conclude Riccardo Rosati, Direttore Unità diChirurgia Gastroenterologica e dell’Unità Week Surgery dell’IRCCS Ospedale SanRaffaele di Milano – ma è momento terapeutico fondamentale insieme allachemioterapia preoperatoria anche nel carcinoma localmente avanzato e, oggi,anche oligometastatico, cioè con un carico di malattia metastatica molto limitata.Le indicazioni ed il tipo di trattamento dipendono dalle caratteristiche dellaneoplasia e variano a seconda della stadiazione del tumore. E’ una malattiamolto complessa da affrontare ed è essenziale avere un reale approcciomultidisciplinare. Questo può essere garantito anche attraverso la creazione dipercorsi condivisi e prestabiliti come quelli stabiliti dai PTDA che vengonoelaborati in ambito appunto di gruppo multidisciplinare polispecialistico,elemento indicativo di grande qualità clinica della cura”.