Brescia, 5dicembre 2023 – Ilprimo screening in Europa per la diagnosi precoce del tumore dello stomaco è unprogetto tutto italiano. Si chiama “Gastroscreening” (www.gastroscreening.it) e mira a identificare lepersone a rischio di sviluppare la neoplasia, grazie a un test di primolivello. La fase iniziale del progetto ha previsto l’elaborazione di una primaversione del questionario GastroFORM, con 38 domande, e la sua sottomissione acirca 5000 persone fra i 40 e gli 80 anni. In base alle risposte, a 622 è statoconsigliato di sottoporsi alla gastroscopia, esame che permette di individuarelesioni cancerose e precancerose. Il progetto è promosso da RicerChiAmo Onlus,la cui mission è il sostegno alla ricerca scientifica sulle neoplasiedell’apparato digerente.
“Abbiamo identificato una quotasignificativa (16%) di persone, affette da almeno uno dei 7 segnali di allarmeindicati nel questionario: dimagrimento superiore al 10% del peso corporeonegli ultimi 2 mesi, vomito con sangue, evacuazione di feci nere per lapresenza di sangue, dolore notturno alla bocca dello stomaco, masse palpabilinell’addome, valori anomali (anemia microcitica ipocromica) identificati con unesame del sangue, difficoltà nella deglutizione del cibo – afferma GianLuca Baiocchi, Co-Fondatore e Responsabile Scientifico di RicerChiAmoOnlus, Direttore della Chirurgia Generale della ASST di Cremona e ProfessoreOrdinario di Chirurgia Generale all’Università degli Studi di Brescia -. Questoprimo step ci ha consentito di confermare che GastroFORM può essere il giustostrumento per una prima valutazione della popolazione a rischio. Ora inizia laseconda fase del progetto ‘Gastroscreening’, che consiste nel perfezionamentodel questionario sulla base di dati scientifici circa fattori di rischio,fattori protettivi, sintomi e segnali di allarme, e nella definizione del cutoff, cioè del punteggio a partire dal quale è consigliabile sottoporsi allagastroscopia. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo coinvolto gliepidemiologi dell’Università di Verona, dell’Università di Brescia edell’Istituto Mario Negri, a cui è stato stanziato da parte di RicerChiAmoOnlus un primo finanziamento di 20mila euro. Lo step successivo consisterànella validazione clinica del questionario, grazie alla collaborazione dialcuni centri di endoscopia digestiva, che sottoporranno il questionario apazienti a cui è già stato indicato di eseguire la gastroscopia (spesso perragioni che non rappresenterebbero una corretta indicazione all’esame), per poiraccogliere le loro risposte e confrontarle con i risultati dell’esameendoscopico e delle biopsie”.
Nel 2022 in Italia, sono statistimati 14.700 nuovi casi di tumore dello stomaco. Meno del 20% è individuatoin fase iniziale. Infatti, la sopravvivenza a 5 anni è ancora bassa, pari al35% nelle donne e al 30% negli uomini. “È una neoplasia aggressiva caratterizzatada un elevato tasso di recidive anche dopo la chirurgia radicale, proprio perla frequente diagnosi della malattia in stadio avanzato – spiega il Prof.Baiocchi -. In Italia, gli screening offerti gratuitamente dal SistemaSanitario Nazionale riguardano i tumori della mammella, del colon-retto e dellacervice uterina. Ad oggi, non è previsto un programma di prevenzione secondariaper il carcinoma dello stomaco, che però ben si presta a questo intervento disalute pubblica per l’esistenza di un test diagnostico accurato e relativamentepoco costoso, anche se invasivo, la gastroscopia. Una chiara dimostrazionedella fattibilità ed efficacia dello screening del cancro gastrico derivadall’esperienza maturata in molti anni in Giappone e recentemente in Corea delSud, dove il tasso di neoplasie precoci è altissimo, almeno il triplo rispettoa quello dei Paesi occidentali. Il vantaggio in termini di aumento dellasopravvivenza è tale da far ritenere che la stessa strategia possa essereefficace anche in altri contesti”. “A dicembre 2022 – continua il Prof.Baiocchi -, il Consiglio Europeo ha emanato le nuove raccomandazioni sugliscreening oncologici, definendo le linee di indirizzo per rafforzare iprogrammi già esistenti e ampliando le prospettive con la proposta di nuovitest, in particolare per le neoplasie del polmone, della prostata e dellostomaco. Il progetto ‘Gastroscreening’ si colloca in questo contesto e vuoledefinire un modello innovativo grazie a un test di primo livello, cioè ilquestionario, che potrà essere ‘esportato’ anche in altri Paesi. Lo screeninggastrointestinale è una pratica che può salvare molte vite, ma richiede unaforte collaborazione tra diversi attori. Se individuate in fase precoce, leneoplasie gastriche sono spesso curabili con interventi chirurgiciconservativi, con minori spese per il sistema sanitario e alti tassi diguarigione”.
“RicerChiAmo Onlus è nata nel 2016con l’obiettivo primario di sostenere la ricerca sulle neoplasie dell’apparatodigerente – afferma il Prof. Baiocchi -. Destiniamo l’intero ricavato delledonazioni degli associati al finanziamento di nuovi progetti di ricercanazionali e internazionali, borse di studio per giovani ricercatori e sostegnoallo sviluppo di iniziative già avviate, collaborando con ospedali e centri diricerca di tutto il mondo. Fra il 2016 e il 2021 abbiamo finanziato circa 30progetti. ‘Gastroscreening’ è la prima iniziativa ideata e realizzatacompletamente da RicerChiAmo, e l’Assemblea degli Associati ha deliberato unprimo investimento di ben 100.000 euro per questo progetto. Se GastroFORMsupererà le prime fasi di validazione, in accordo con le autorità di salutepubblica competenti (ATS) lo somministreremo alla popolazione delle province diBrescia e Cremona, coinvolgendo anche le farmacie e i medici di famiglia”.
“La comunità scientifica –sottolinea il Prof. Giovanni De Manzoni, past president della IGCA(International Gastric Cancer Association) – supporta fortemente il lavorodella Onlus RicerChiAmo, che cerca di colmare un gap decennale tra Oriente eOccidente nella diagnosi e cura del cancro gastrico”.
Mercoledì 6 dicembre, a Brescia, sisvolge il workshop “Road to Gastroscreening”, una riunione operativa cheprevede un confronto multidisciplinare fra clinici (chirurghi,gastroenterologi, radiologi, anatomopatologi), epidemiologi, istituzionisanitarie (ATS Brescia, ATS Valpadana) e l’Associazione di pazienti ‘VivereSenza Stomaco Si Può’. L’obiettivo è analizzare potenzialità e criticità delprogetto GASTROSCREENING con tutti gli attori interessati, per definire unmodello virtuoso nella prevenzione oncologica, in grado di ridurre la mortalitàdei tumori gastrici, di migliorare la qualità della vita dei pazienti e lasostenibilità del sistema sanitario.
“Siamo veramente felici di esserestati invitati al workshop ‘Road to gastroscreening’ – conclude ClaudiaSantangelo, Presidente dell’Associazione ‘Vivere Senza Stomaco’ -.Includere i beneficiari finali di tutti gli sforzi scientifici dei medici e deiricercatori italiani, cioè i pazienti, nella fase della costruzione degli studiè opera di grande merito, di cui ringrazio personalmente il Prof. Baiocchi e ilProf. De Manzoni. Il nostro ruolo può essere anzitutto motivazionale, perchétrovare un cancro dello stomaco in fase precoce significa evitare a tantepersone il calvario fisico e psicologico che molti di noi hanno percorso. E poigarantiamo il massimo supporto organizzativo, se sarà necessario, nellapromozione e nella distribuzione del questionario”.