13 ottobre2023 – InItalia oltre 37mila donne vivono con carcinoma della mammella metastatico. Sitratta della forma più grave ed insidiosa della neoplasia. Mentre aumentano leprospettive per le pazienti è però necessario intervenire per migliorare emonitorare i percorsi terapeutici e garantire una buona qualità di vita. Èquanto sostengono A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale DonneOperate al Seno), Europa Donna Italia, F.A.V.O (Federazioneitaliana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e FondazioneIncontraDonna per la Giornata Nazionale del Tumore al SenoMetastatico, giunta alla sua quarta edizione. Per l’occasione, le quattroassociazioni hanno elaborato un documento indirizzato alle istituzionisanitarie nazionali. Sono stati individuati sei punti d’intervento: percorsidedicati e interdisciplinari (PDTA), supporto psiconcologico, rapidità nellarichiesta di invalidità civile, accesso all’innovazione farmacologica con equadistribuzione fra le Regioni, piano nutrizionale dedicato, informazione eaccesso ai trial clinici. Le pazienti chiedono al più presto un incontro con ilMinistro della Salute, Orazio Schillaci, per rendere operativi i sei puntiprevisti dal documento.
“Quello di definire dei PTDA per lepazienti metastatiche è un obiettivo previsto anche dal recente PianoOncologico Nazionale – sottolineano A.N.D.O.S., Europa Donna Italia,F.A.V.O e Fondazione IncontraDonna -. A nostro avvisoquesti percorsi dovrebbero essere istituiti a livello centrale e poi adottatida tutte le Regioni. Vanno resi infine operativi in ogni singolo centro disenologia. È così possibile garantire omogeneità e soprattutto una continuitànella gestione di ogni caso. Va poi garantita l’assistenza psiconcologica chepuò essere determinante per permettere alle pazienti di affrontare un iterterapeutico lungo e spesso doloroso. Attualmente questo servizio viene erogatodall’ospedale solo nel 25% dei casi. L’iter di accertamento e di revisionedell’invalidità civile e dell’handicap per la donna, con tumore al senometastatico, deve essere rapido e uniforme su tutto il territorio nazionale. Lostesso vale per l’accesso all’innovazione farmacologica dal momento cheesistono ancora forti differenze territoriali fra le Regioni. È francamenteinaccettabile che non tutti i pazienti godano degli stessi diritti. Altroaspetto fondamentale riguarda l’alimentazione ed è necessario il recepimento, alivello locale, delle indicazioni contenute nelle “Linee di indirizzo percorsinutrizionali nei pazienti oncologici” del 2017. Il documento è stato approvatoin sede di Conferenza Stato Regioni. Infine, è opportuno incrementare illivello d’informazione sui trial clinici e le modalità e condizioni dipartecipazione da parte dei pazienti”.
“Chiediamo perciò che tutte leIstituzioni si impegnino ad attuare al più presto un PDTA dedicato alle donnecon tumore metastatico alla mammella – concludono A.N.D.O.S., EuropaDonna Italia, F.A.V.O. e Fondazione IncontraDonna -.Va inoltre sistematicamente adottato, su tutto il territorio italiano unefficace sistema di monitoraggio degli indicatori di qualità delle prestazionierogate”.