Milano, 9 gennaio 2024 – Nelle pazienti con tumore al seno metastatico e bassaespressione della proteina HER2 (HER2 low) trastuzumab deruxtecan, l’anticorpomonoclonale farmaco-coniugato di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, migliora in modosostanziale sia la sopravvivenza libera da progressione che la sopravvivenzaglobale.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato larimborsabilità di trastuzumab deruxtecan come monoterapia per il trattamento dipazienti adulti con cancro della mammella HER2 low (HER2 low: IHC 1+ or IHC2+/ISH-) non resecabile o metastatico, che hanno ricevuto precedentechemioterapia per malattia metastatica o che hanno sviluppato recidiva dellamalattia durante o entro 6 mesi dal completamento della chemioterapiaadiuvante. A gennaio 2023 trastuzumab deruxtecan è stato approvato dallaCommissione europea in questa indicazione in base ai risultati dello studio di fase 3 DESTINY-Breast04, pubblicati sul‘New England Journal of Medicine’.1 È stata osservata una sopravvivenza libera da progressione mediana di 9,9mesi nelle pazienti trattate con trastuzumab deruxtecan rispetto a 5,1 mesi conchemioterapia. Inoltre, l’anticorpo farmaco-coniugato ha ridotto del 36% ilrischio di morte, con un miglioramento di oltre 6 mesi della sopravvivenzaglobale mediana, che ha raggiunto 23,4 mesi con trastuzumab deruxtecan rispettoa 16,8 mesi con chemioterapia.1 Nel 2023, in Italia, sono statistimati 55.900 nuovi casi di carcinoma mammario2 e circa 52milapersone vivono con la malattia metastatica3, un numero in costanteaumento. Le nuove prospettive aperte dall’approvazione di AIFA nel trattamento dellaneoplasia sono approfondite oggi in una conferenza stampa a Milano.
“Trastuzumab deruxtecan appartiene alla categoria deglianticorpi farmaco-coniugati, cioè è costituito da un anticorpo diretto controil recettore HER2, espresso sulle cellule tumorali, e da un potentissimochemioterapico legato a questo anticorpo: il risultato è di traghettareall’interno delle cellule questo chemioterapico che porta a morte cellulare,limitando l’esposizione dei tessuti normali - spiega GiampaoloBianchini, Professore associato e responsabile del Gruppo mammella dell’IRCSSOspedale San Raffaele, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano -. Questa terapia estremamente innovativa supera il dogma,precedentemente definito nel tumore della mammella, per cui le terapieanti-HER2 funzionano solo nei carcinomi HER2 positivi, che esprimono livellimolto alti di questo recettore, espandendo gli orizzonti della cura a pazientiprecedentemente escluse dai benefici delle terapie HER2 mirate. Nello studio DESTINY-Breast04, che ha coinvolto 557 pazienti,trastuzumab deruxtecan ha ridotto del 50%il rischio di progressione rispetto alla chemioterapia e aumentatosignificativamente la sopravvivenza globale. L’impatto di questi risultati è tale da aver meritato da parte della comunitàscientifica la ‘standing ovation’ in sessione plenaria al Congresso dellaSocietà Americana di Oncologia. Questo rappresenta un ulteriore importantepasso avanti per aumentare tempo e qualità della vita per un numero sempremaggiore di pazienti con malattia metastatica”.
Il tumore del senoviene classificato in tre principali sottotipi, fondamentali per definire laprognosi e l’approccio terapeutico. Questi includono il sottotipo dei tumoricon recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano positivo (HER2+), ilsottotipo dei tumori luminali con recettore ormonale (HR) positivo (estrogeno oprogesterone positivo) e contemporaneamente HER2 negativo (HR+/HER2-) e ilsottotipo triplo-negativo (TNBC, negativo per tutti e tre i recettori). L’espressionedi HER2 è definita come positiva o negativa. Viene determinata tramite un testdi immunoistochimica (IHC), che misura i livelli della proteina HER2 in unacellula tumorale (i risultati del test IHC sono riportati come 0, 1+, 2+ o 3+4),e un test di ibridazione fluorescente in situ (FISH), che conta le copie delgene HER2 nelle cellule tumorali5 (quest’ultimo viene effettuatosolo se si ottiene un punteggio 2+ da test IHC).
“Fino al 55% ditutti i tumori al seno esprime livelli bassi di HER2 ed è, pertanto,classificabile come HER2 low. Fino ad oggi questi tumori erano classificatisemplicemente come HER2 negativi (cioè, con HER2 non iperespresso) ericadevano, pertanto, tra i tumori luminali o tra i triplo-negativi, a secondadella presenza o meno dei recettori ormonali – precisa Michelino De Laurentiis, Direttore delDipartimento di Oncologia Senologica e Toraco-Polmonare, Istituto NazionaleTumori IRCCS Fondazione ‘G. Pascale’ di Napoli -. Oggi, invece, visto che itumori HER2 low possono avvalersi di questa nuova opportunità terapeutica datadal trastuzumab deruxtecan, diventa fondamentale identificarli con precisione. Lo stato di HER2 low può essere determinato utilizzandoil comune test di immunoistochimica: tuttavia, ora diventa estremamenteimportante identificare esattamente il livello di questa proteina, non solodichiarare un risultato positivo o negativo, proprio per identificare i tumoriHER2 low (HER2 1+ o 2+) rispetto a quelli con assenza completa della proteinaHER2 (HER2 0). Per questo è quanto mai necessario il ruolo del teammultidisciplinare nella valutazione dei pazienti e, in particolare, unacollaborazione stretta tra oncologo e patologo che effettua i test diagnostici”.
“Trastuzumab deruxtecan è la prima terapia anti-HER2 approvataper le pazienti con tumore al seno HER2 low – afferma Alessandra Fabi, ResponsabileMedicina di Precisione in Senologia, Fondazione Policlinico UniversitarioA.Gemelli IRCCS di Roma -. Una bassaespressione di HER2 può verificarsi sia nella malattia ormono-positiva chenegativa. Fino ad oggi la chemioterapia era l’unica opzione disponibile per lepazienti con tumore del seno avanzato o metastatico a bassa espressione di HER2,sia positivo che negativo per i recettori ormonali dopo aver ricevuto almenouna linea di chemioterapia. Usare comebersaglio HER2 in tumori con un basso livello di espressione di questa proteinadelinea un approccio di cura innovativo, che permette di rispondere a bisogniclinici finora insoddisfatti. Le implicazioniterapeutiche sono importanti. Grazie alla rimborsabilità di AIFA, possiamotrattare le pazienti con bassa espressione dei livelli di questa proteina,precedentemente considerate HER2-negative, con un anticorpo monoclonaleconiugato anti-HER2, migliorando il tempo di controllo della malattia e lasopravvivenza globale nello stadio metastatico”.
Trastuzumab deruxtecan è già stato rimborsato da AIFA, a luglio2023, nel tumore al seno metastatico HER2 positivo. “Dal 2012 ascoltiamo lenecessità delle donne con tumore al seno metastatico e portiamo avanti lanostra azione di advocacy affinché queste pazienti possano avere un accessofacilitato ai trial clinici e alle cure innovative, così come indicato nel nostroManifesto sul Tumore al Seno Metastatico - spiega Rosanna D’Antona,Presidente Europa Donna Italia -. La notizia che AIFA, agenzia con la qualecollaboriamo e dialoghiamo, ha approvato la rimborsabilità della molecola, anchenei casi HER2 low, ci rende molto felici perché rappresenta una nuovapossibilità di cura e risponde a una necessità ad oggi non colmata. Questo,unitamente a una presa in carico dedicata all’interno dei Centri di senologia eal lavoro congiunto del team multidisciplinare, potrà non solo aumentare lasopravvivenza di queste donne, ma anche la loro qualità di vita nel percorso dicura che le attende”.
“La possibilità di candidare ad untrattamento anti-HER2 anche pazienti che esprimano bassi livelli di questaproteina rivoluziona l’attuale paradigma di diagnosi e cura del carcinoma dellamammella metastatico - spiega MauroVitali, Head of Oncology di Daiichi Sankyo Italia -. L’efficacia èindipendente dallo stato del recettore ormonale, pertanto sia le pazienti contumore al seno ormono-positivo che quelle con tumore triplo negativo sonocandidabili al trattamento con trastuzumab deruxtecan. L’approvazione della rimborsabilità da parte di AIFA supporta ilnostro obiettivo di espandere anche a questa popolazione il beneficio che laterapia con trastuzumab deruxtecan può offrire loro”.
“Trastuzumabderuxtecan ha aperto la strada al trattamento dinuovi segmenti clinicamente significativi di pazienti oncologici la cuimalattia non prevedeva opzioni terapeutiche mirate – conclude Alessandra Dorigo, Head of Oncology di AstraZeneca Italia -. Questi risultati sono il frutto della sinergia trala competenza medico-scientifica e tecnologica di Daiichi Sankyo e la grandeesperienza in oncologia e le risorse globali di AstraZeneca. Siamo orgogliosidi questa approvazione, un ulteriore tassello che ci avvicina all’obiettivo dicronicizzare il cancro e all’ambizione di eliminarlo, un giorno, come causa dimorte. Il nostro impegno è sviluppare terapie innovative in grado di migliorarenon solo la sopravvivenza ma anche la qualità di vita dei pazienti”.
Collaborazione traDaiichi Sankyo e AstraZeneca
Trastuzumabderuxtecan è un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato (ADC) specifico per ilrecettore HER2. Realizzato con l’impiego della tecnologia DXd brevettata daDaiichi Sankyo, trastuzumab deruxtecan è l’ADC leader del portfolio oncologicodi Daiichi Sankyo e il programma più avanzato nella piattaforma scientificadegli ADC di AstraZeneca. È costituito da un anticorpo monoclonale coniugatocon un legame stabile ad un inibitore della topoisomerasi I, un derivatodell’exatecan, tramite un linker tetrapeptidico clivabile in maniera selettivaall’interno della cellula tumorale.6
A marzo 2019, Daiichi Sankyo e AstraZeneca hanno finalizzato unacollaborazione a livello globale al fine di sviluppare e commercializzarecongiuntamente trastuzumab deruxtecan, a cui si è aggiunto datopotamabderuxtecan a luglio 2020 . L’accordo riguarda tutto il mondo, eccetto il Giappone,dove Daiichi Sankyo manterrà i diritti esclusivi per ciascun ADC. DaiichiSankyo sarà unica responsabile per la produzione e la fornitura di trastuzumabderuxtecan e datopotamab deruxtecan.
Daiichi Sankyo
Daiichi Sankyo è un'azienda farmaceutica globaleinnovativa che contribuisce allo sviluppo sostenibile della società, scoprendo,sviluppando e fornendo nuovi standard di cura per arricchire la qualità dellavita in tutto il mondo. Con oltre 120 anni di esperienza, Daiichi Sankyosfrutta la sua scienza e tecnologia di altissimo livello per creare nuovemodalità di trattamento e farmaci innovativi per le persone affette da cancro,malattie cardiovascolari e altre patologie con un elevato bisogno di curainsoddisfatto. Per maggiori informazioni visita il sito www.daiichi-sankyo.it
AstraZeneca
AstraZeneca è un’azienda biofarmaceutica globaleimpegnata nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di farmacietici. Ci concentriamo sulla ricerca e puntiamo a essere leader in diverse areeterapeutiche: Oncologia, Malattie rare, Cardiovascolare, Metabolico e Renale,Respiratorio e Immunologico, Infettivologia. In Italia AstraZeneca conta oltre1000 dipendenti e ha investito nel 2022 38,9 milioni di euro in Ricerca eSviluppo, con più di 166 studi clinici attivi in oltre 300 centri su tutto ilterritorio nazionale. Per informazioni www.astrazeneca.it esu LinkedIn.