"I 4 mld in più richiesti per la sanità non sono nulla e non risolvono nessun problema del Ssn, possono tutt'al più essere sufficienti per l'incremento delle spese energetiche e per l'aumento dell'inflazione, come più volte affermato dalle Regioni. Purtroppo, il nostro Paese eredita una situazione di deficit per la sanità e le responsabilità non sono di questo Governo, ma dei governi che si sono succeduti almeno negli ultimi 10 anni e che hanno determinato, con un rilevante definanziamento della sanità, un collasso significativo delle attività e delle prestazioni assistenziali. L'Ocse ha valutato che per l'Italia servirebbero ben 25 miliardi di euro in più all'anno. Quindi, oggi, sono necessari ben altri strumenti e risorse per rilanciare la sanità ma, per esempio, ci sono preclusioni politiche all'accesso ai fondi del Mes, ma su questo non voglio entrare in merito". Così all'Adnkronos Salute Francesco Cognetti, coordinatore del Forum delle Società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari italiani, interviene nel dibattito sui fondi per la sanità e la prossima manovra economica che dovrà affrontare il Governo. "E' chiara la necessità di risorse e di una riforma seria e strutturale dell'intero sistema, i provvedimenti tampone non servono a nulla. Ed aumenteranno invece che risolvere le carenze e le difficoltà per l'accesso alle cure - rimarca Cognetti- Molto difficile è inoltre la soluzione relativa alla carenza di personale, che però va affrontata immediatamente. Tutte queste cose le abbiamo già dette negli ultimi 10 mesi e le ribadiremo a settembre nelle sedi appropriate".