La “senescenza” cellulare può arrestare il tumore alla prostata

Pubblicato il:
6.3.2024

Del cancro allaprostata la senescenza cellulare può inizialmente arrestare la proliferazionedelle cellule tumorali; tuttavia, in specifiche circostanze può promuovere laresistenza alla terapia e facilitare la diffusione di metastasi. E' quantoemerso da una ricerca del Veneto istituto di medicina molecolare, edell'Istituto Oncologico di Ricerca (Ior) di Bellinzona affiliatoall'Università della Svizzera italiana. Secondo lo studio gli agonisti delrecettore dell'acido retinoico inibiscono la proliferazione delle celluletumorali della prostata e possono essere combinati con docetaxel, attualmenteuno dei farmaci di elezione per la cura del cancro della ghiandola.

L'effettocombinato di questa classe di farmaci con docetaxel sembra essererivoluzionario. Sono stati, infatti, identificato un deficit metabolico nellavia di produzione dell'acido retinoico nel cancro alla prostata. Lacombinazione di questi agonisti con docetaxel ha un effetto sinergiconell'inibizione della proliferazione tumorale. Il cancro alla prostata è ilsecondo tumore più comune tra gli uomini. Approcci come la prostatectomiaradicale, la chemioterapia, la radioterapia e la terapia ormonale sono spessoefficaci inizialmente, ma in seguito possono insorgere resistenze alle cure.Nonostante molte ricerche siano in corso sul cancro alla prostata, i meccanismisottostanti la resistenza alla terapia sono tutt'ora poco compresi. Buona partedei trattamenti attualmente utilizzati in clinica, in una prima fase induce unarresto irreversibile della crescita cellulare, noto come senescenza cellulare.

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