12 dicembre 2024 -Nel biennio 2022-2023, il 18% degli ultra 65enni in Italia, pari a 2,6 milionidi persone, ha dichiarato di aver rinunciato ad almeno una visita medica o a unesame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno nei 12 mesi precedenti l'intervista.Fra le ragioni principali della rinuncia le lunghe liste di attesa (55%), ledifficoltà logistiche (13%) e i costi eccessivi delle prestazioni (10%). Loricorda l'Istituto Superiore di Sanità, citando i dati della sorveglianza Passid'Argento, in occasione della Giornata internazionale della copertura sanitariauniversale che si celebra oggi. Quest'anno è dedicata alla protezionefinanziaria finalizzata a evitare che le persone si impoveriscano a causa dellespese sanitarie.
L'importanza dellegame tra status economico e salute è rimarcata dai dati Iss: chi rinunciaalle cure è in genere più frequentemente in una situazione di svantaggioeconomico (39% tra coloro che hanno dichiarato di arrivare a fine mese conmolte difficoltà contro il 20% tra chi non ne ha). Inoltre, oltre la metà degliintervistati che non ha rinunciato a ciò di cui aveva bisogno ha fatto ricorsoa prestazioni a pagamento: il 10% ricorrendo esclusivamente a strutture privatee il 49% ricorrendovi alcune volte. Solo il 41% ha utilizzato esclusivamente ilservizio pubblico.