Covid, disturbi neurologici oggi rari ma in 30% casi durati più di 6 mesi

Pubblicato il:
26.7.2023

I disturbineurologici associati a Covid-19 sono diventati via via meno frequenti nelleondate pandemiche successive alla prima, fino ad essere classificati ora come"molto rari". Fino a più del 70% di chi li ha sperimentati hamostrato una risoluzione completa dei sintomi, che tuttavia sono proseguiti peroltre 6 mesi dal contagio nel 30% circa dei pazienti. I problemi cognitivi sonoquelli risultati più persistenti, e inseriti per questo fra le manifestazionidella sindrome Long Covid. Sono i principali risultati dello studio'Neuro-Covid Italy' che ha indagato sulle complicanze neurologiche dell'infezioneda Sars-CoV-2, coinvolgendo 38 Unità operative di Neurologia in Italia e nellaRepubblica di San Marino, per un totale di 160 neurologi e 2mila pazienti. Illavoro è stato pubblicato su 'Neurology', rivista ufficiale dell'AmericanAcademy of Neurology.

Promosso dallaSocietà italiana di neurologia (Sin), il progetto è stato coordinato da CarloFerrarese, direttore della Clinica neurologica dell'università degli Studi diMilano-Bicocca presso la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza. Ideatorii ricercatori dell'università Statale di Milano Vincenzo Silani (direttore delDipartimento di Neuroscienze dell'Irccs Auxologico di Milano) e Alberto Priori(direttore della Scuola di specializzazione in Neurologia e della Clinicaneurologica presso il Polo universitario San Paolo dell'Asst Santi Paolo eCarlo di Milano), e di Milano-Bicocca (Ferrarese). Lo studio è stato presentatoal Comitato etico di Auxologico il 26 marzo 2020 ed è durato 70 settimane, damarzo 2020 fino a giugno 2021, con un successivo follow-up al dicembre 2021.

I disturbineurologici associati a Covid-19, chiamati collettivamente con il termine'neuro-Covid', sono tra gli aspetti più allarmanti, controversi e meno compresidella recente pandemia", ricordano gli esperti. Si tratta di "sintomie malattie diverse - elencano - da encefalopatia acuta (grave statoconfusionale, con disorientamento e allucinazioni) a ictus ischemico, emorragiacerebrale, difficoltà di concentrazione e memoria, cefalea cronica, riduzionedell'olfatto e del gusto, alcune forme di epilessia e di infiammazione deinervi periferici". Su quasi 53mila pazienti ospedalizzati per Covid-19,circa 2mila erano affetti da disturbi neuro-Covid e sono stati seguiti peralmeno 6 mesi dopo la diagnosi, così da analizzare l'evoluzione dei disturbi.

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