La vitamina D potrebbe ridurre del 15% la mortalità totaleper 18 tra i tumori più comuni. Lo rivela uno studio pubblicato sull'EuropeanJournal of Cancer. I ricercatori hanno verificato l'esistenza di relazioni trai livelli ematici di 25-idrossivitamina D e l'uso dell'integrazione di vitaminaD con la mortalità dovuta a 18 tipi di cancro frequenti nella coorte dellaBiobanca del Regno Unito. Gli esperti hanno studiato i dati relativi a 411.436partecipanti della UK Biobank, di età compresa tra 40 e 69 anni. I partecipantisono stati valutati dal punto di vista medico (incluso il prelievo di campionidi sangue e urina), hanno partecipato a una breve intervista e hanno completatoun questionario. I ricercatori hanno quindi condotto un monitoraggio delle lorocondizioni di salute per un tempo medio di 12,7 anni. Durante questo periodo12.947 persone sono morte di cancro. I risultati hanno rivelato che la carenzadi vitamina D si collega a un aumento del rischio di mortalità per cancro,soprattutto per quanto riguarda il cancro del colon-retto, dello stomaco, dellaprostata e del polmone. I ricercatori hanno anche scoperto che la carenza divitamina D aumenta la mortalità nel cancro del colon-retto e del polmone.Inoltre, i risultati hanno mostrato che gli utilizzatori di integratori divitamina D avevano una mortalità totale per cancro inferiore del 15% e unamortalità per cancro ai polmoni inferiore del 25% rispetto ai non utilizzatori."I nostri risultati hanno identificato una relazione statisticamentesignificativa tra carenza di vitamina D e aumento della mortalità tra diversitumori - afferma l'autore principale dello studio, Ben Schöttker, del Centrotedesco per la ricerca sul cancro. In effetti altri studi hanno scoperto imeccanismi attraverso i quali la vitamina D inibisce la crescita e le metastasidel cancro", conclude.