Cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sintomatica: due studi con mavacamten dimostrano una risposta costante e duratura

Pubblicato il:
7.9.2023

(Roma, 7 settembre 2023)Bristol Myers Squibb ha annunciato i nuovi risultati di follow-up a lungotermine di due studi di Fase 3 che hanno valutato mavacamten, un inibitoredella miosina cardiaca, first-in-class, nei pazienti adulti con cardiomiopatiaipertrofica ostruttiva (oHCM) sintomatica. I risultati dell’analisi a 56settimane dello studio di estensione a lungo termine (LTE) VALOR-HCM sono statiriportati in una presentazione orale “late-breaking”, con pubblicazionecontemporanea su JAMA Cardiology, e i risultati dell’analisi cumulativaa 120 settimane della coorte “EXPLORER” dello studio MAVA-LTE sono stati oggetto di unapresentazione orale al Congresso 2023 della Società Europea di Cardiologia (EuropeanSociety of Cardiology, ESC).

“I nuovi dati a lungo termine presentati all’ESC sono coerenti conl’analisi primaria di ogni studio, sottolineando ulteriormente il beneficio chela nostra terapia first-in-class può offrire ai pazienti con cardiomiopatiaipertrofica ostruttiva sintomatica,” afferma Amy Sehnert, M.D., Vicepresidente,Head of Cardiomyopathy and Heart Failure Clinical Development, Bristol MyersSquibb. “Questi dati positivi rafforzano la significatività clinica di questidue studi di Fase 3 che hanno portato all’approvazione di mavacamten negliStati Uniti, nell’Unione Europea e in altri Paesi nel mondo. Siamo entusiastidei risultati fin qui raggiunti con mavacamten e rimaniamo fermi nel nostroimpegno di offrire il nostro supporto a favore dei pazienti con HCM a livellomondiale”.

Risultati principali dell’analisi a 56 settimane di VALOR-HCM LTE:

·        Il trattamentocon mavacamten ha dimostrato miglioramenti costanti degli endpoint chiave dellostudio, sia nel gruppo di pazienti trattati con mavacamten per 56 settimane,che in coloro inizialmente randomizzati a placebo e poi passati a mavacamtendalla settimana 16 alla 56 (40 settimane di esposizione; gruppo cross-over conplacebo).

o   Alla settimana 56, 5 dei 56 pazienti (8,9%)nel gruppo originale con mavacamten e 10 dei 52 pazienti (19,2%) nel gruppocross-over con placebo alla settimana 40 hanno deciso di procedere con laterapia di riduzione del setto (SRT) o sono rimasti eleggibili alla SRT.

o   Mavacamten ha dimostrato una riduzioneduratura del gradiente di picco LVOT a riposo (-34,0 mmHg per il gruppooriginale con mavacamten [intervallo di confidenza 95% da -43,5 a -24,5] e-33,2 mmHg per il gruppo cross-over con placebo [Intervallo di confidenza 95%da -41,9 a -24,5]).

o   La proporzione di pazienti con unmiglioramento di classe NYHA ≥1 è stata osservata del 93% nel gruppo originalecon mavacamten alla settimana 56 e del 73% nel gruppo cross-over con placeboalla settimana 40.

o   Relativamente al Kansas City CardiomyopathyQuestionnaire Clinical Summary Score (KCCQ-23 CSS)* a 23-item riportato daipazienti, i punteggi medi della frequenza dei sintomi, dell’entità dei sintomie della limitazione fisica hanno continuato a migliorare con un aumento di 14,1punti nel gruppo originale con mavacamten (Intervallo di confidenza 95% da 9,9a 18,3) e 11,7 punti nel gruppo cross-over con placebo (intervallo diconfidenza 95% da 6,9 a 16,4).

o   Mavacamten è stato inoltre associato a unariduzione duratura dei biomarcatori relativi allo stress della parete cardiacae al danno miocardico, compresa la riduzione del peptide natriuretico cerebrale pro-terminale (NT-proBNP), con -376ng/L per il gruppo originale con mavacamten (intervallo di confidenza 95% da-723 a -225) e -423 ng/L per il gruppo cross-over con placebo (intervallo diconfidenza 95% da -624 a -252) e una riduzione della troponina cardiaca I con-7,0 ng/L per il gruppo originale con mavacamten (intervallo di confidenza 95%da -10 a -2,3) e -6,2 ng/L per il gruppo cross-over con placebo (intervallo diconfidenza 95% da -11,5 a -3,3).

o   Non sono stati osservati nuovi segnali relativialla sicurezza, e l’efficacia e la sicurezza sono risultate coerenti inentrambi i gruppi di pazienti.

 

*Il KCCQ-23 CSS deriva dal Total Symptom Score (TSS) e dal PhysicalLimitations (PL) score del KCCQ-23. Il punteggio va da 0 a 100 e il punteggiopiù alto rappresenta un migliore stato di salute.

“L’analisilate-breaking a 56 settimanedello studio VALOR-HCM LTE si aggiunge ai risultati precedenti e dimostral’impatto consistente di questo trattamento orale sui pazienti concardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sintomatica grave; in particolare, 9pazienti su 10 pazienti trattati con mavacamten in questo studio di estensione alungo termine hanno continuato senza la necessità di SRT sia a 40 che a 56settimane di trattamento”, sostiene Milind Desai, M.D., MBA,Direttore del Centro di Cardiomiopatia Ipertrofica e vicepresidentedell’Education in the Heart, Vascular & Thoracic Institute alla ClevelandClinic. “Questi risultati sono importanti per la nostra continua comprensione di questotrattamento e incoraggianti per i pazienti che sperano in opzioni ditrattamento non chirurgiche”.

Risultati principali dell’analisi cumulativa a 120 settimane dellostudio EXPLORER-LTE:

·        Non sono statiosservati nuovi segnali relativi alla sicurezza.

·        Complessivamente,il 75,9%dei pazienti ha ottenuto un miglioramento della classe NYHA ≥1 a 120 settimane rispetto al basale,corrispondente all’inizio dello studio LTE.

o   Dei 14 pazienti in classe NYHA I, 12 hannomantenuto la classe all’ultima valutazione disponibile.

·        Il trattamentocon mavacamten è stato associato a miglioramenti continui rispetto al basaledei parametri ecocardiografici, tra cui la media E/e' e l'NT-proBNP.

·        La frazione dieiezione media del ventricolo sinistro (LVEF) è rimasta nell'intervallo dinormalità in tutte le visite previste dallo studio.

o   Rispetto alla precedente analisi ad interimad agosto 2021, un nuovo paziente ha avuto una riduzione transitoria della LVEF<50% che ha comportato l'interruzione temporanea del trattamento.

 

“La presentazione dei dati – a oggi l’analisi più vasta e più lunga dipazienti trattati con mavacamten – illustra il potenziale di questo trattamentorivoluzionario per i pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttivasintomatica”, dichiara Pablo García-Pavia, M.D., Ph.D., Direttore dellaInherited Cardiac Diseases and Heart Failure Unit al Dipartimento diCardiologia dell’Ospedale Universitario Puerta de Hierro e Professore alloSpanish Cardiovascular Research Institute (CNIC) di Madrid, Spagna. “Gli studicome EXPLORER-LTE sono importanti per comprendere i risultati a lungo termineche valutano i parametri cardiaci chiave e supportano l’utilizzo di mavacamtennei pazienti colpiti da questa malattia cronica”.

Post Recenti

torna a news
Newsletter FOCE
Iscrivi alla Newsletter per restare sempre aggiornato sulla pubblicazione di nuovi contenuti
Grazie per esserti iscritto
Qualcosa non va. Controllare i dati inseriti e riprovare.